Rientrano per definizione nella categoria dei redditi previsti e tassati dalla normativa fiscale attuale e possono essere di vario tipo. Quando si parla di redditi da capitale ci si riferisce a interessi derivati da mutui, depositi, conti correnti, obbligazioni ed azioni; compensi per prestazioni di fideiussione o altre garanzie; utili che derivino da partecipazione al capitale o al patrimonio di società ed enti; utili derivanti di associazioni in partecipazione; proventi derivanti da pronti contro termine su titoli e valute o da mutui di titoli garantiti; rendite di varia natura e interessi che derivino da operazioni che hanno come soggetto sempre il capitale.
Nell’ordinamento fiscale italiano esiste una norma di riferimento, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TIUR) che agli articoli 44 e 45 va ad indicare il funzionamento dei redditi da capitale.
Come vengono tassati i redditi da capitale
A differenza dei redditi di altra natura, per i quali si tende a ragionare sempre al lordo delle spese, i redditi da capitale sono tassati al lordo delle spese. Gli articoli cui si faceva riferimento sopra relativi al Testo Unico delle Imposte sui Redditi circoscrivono quelli che sono identificabili come redditi da capitale.
Detto della loro peculiarità con riferimento alla tassazione al lordo (fattore che implica che dai redditi da capitale non sia deducibile alcuna componente di costo di produzione), va aggiunto che i redditi da capitale si muovono sul principio di cassa: quindi, sempre con riferimento alla tassazione, tali redditi devono essere riportati in dichiarazione dei redditi e tassati solo con riferimento al periodo d’imposta in cui sono incassati.
I redditi da capitale come abbiamo visto, possono essere diversi: per convenzione si tende a dividerli in due grandi aree, ovvero i proventi derivanti da rapporti di finanziamento ed i proventi derivanti da capitali che siano stati impiegati in attività finanziarie di partecipazione, noti proprio come i dividendi di partecipazione.
Tassazione in base alla tipologia dei redditi da capitale
I proventi derivanti da rapporti di finanziamento sono le rendite finanziarie: la tassazione per questa categoria di redditi avviene tramite sistema di ritenute alla fonte a titolo di imposta. Si può avere una tassazione:
al 26% per interessi che derivino da dividendi, obbligazioni, interessi attivi bancari e postali, certificati di deposito;
al 12.50% nei casi di titoli di Stato e similari.
Per quanto riguarda invece l’altra tipologia di redditi da capitale, i dividendi di partecipazione, è prevista una tassazione che varia a seconda di fattori specifici come ad esempio la localizzazione della società che eroga i dividendi e, ovviamente, la percentuale di quote detenute dal socio in questione.
Ed in effetti uno dei criteri principali quando si parla di tassazione dei redditi da capitale è proprio il criterio della partecipazione: si parla quindi di partecipazione qualificate e partecipazione non qualificata, con tutte le differenze del caso in materia di diritto di voto e quota percentuale posseduta. Fattori che vanno a creare percentuali diverse in materia di tassazione dovuta allo Stato.