Pianificare il controllo dell’andamento di una realtà aziendale: un aspetto fondamentale che passa dal fissare obiettivi da perseguire e che implica il lavoro in sinergia con un commercialista.
La parola controllo di gestione va ad indicare tutto l’iter di pianificazione per far crescere una azienda, dall’individuazione delle risorse disponibili all’utilizzo oculato di queste. Un lavoro che passa necessariamente dall’andare a fissare obiettivi aziendali e da una riduzione dei rischi.
Con il controllo di gestione si va quindi a tracciare la rotta che una determinata azienda deve seguire per raggiungere determinati risultati economici. Un percorso che implica la presenza di figure qualificate, su tutte quella del commercialista, per essere certi di porsi i giusti obiettivi e per verificare, in corso d’opera, se la rotta viene rispettata.
Una disciplina che nel corso degli anni è cresciuta e si è evoluta in modo sostanziale per arrivare a garantire performance sempre più elevate e precise in una materia così delicata.
Cosa vuol dire controllo di gestione?
In passato si tendeva a gestire in piena autonomia, quindi senza rivolgersi a professionisti esterni, tutto questo iter: il processo era quello di analizzare le singole informazioni ed i dati aziendali per andare poi a stabilire l’iter da seguire.
Un meccanismo che è stato superato dal controllo di gestione così come viene inteso oggi, con una materia che è diventata molto più complessa a causa di diversi fattori, tra i quali la competizione sul mercato sempre più avvertita, una maggiore necessità di efficienza aziendale e strategie mirate.
Tutto questo rientra nella gestione aziendale, quindi il supporto del controllo di gestione per governare al meglio il proprio business. Ovviamente non è più possibile operare in piena autonomia, senza supporto di figure professionali specifiche. Ed ecco che entra in gioco la figura del commercialista.
Commercialista e controllo di gestione
Cosa può fare un commercialista per una azienda ed in che modo egli va a garantire un corretto lavoro di controllo di gestione? Il punto di partenza è rappresentato dall’individuazione delle risorse disponibili al momento, passaggio preliminare dal quale poi si genera tutto il resto del lavoro.
Una volta appurato questo aspetto si procede con una ottimizzazione di queste risorse andando quindi a gestirle in modo oculato ed efficiente; fissare obiettivi ambiziosi ma al contempo raggiungibili è un altro passaggio da portare a termine in questa fase.
Dopo aver pianificato tutti questi passaggi inizia poi la fase del controllo di gestione vero e proprio: i rendimenti devono sempre essere tenuti sotto controllo per intervenire in corso d’opera in caso di report negativi. Lavoro per il quale si rende indispensabile la presenza di un commercialista.
Ridurre la possibilità di performance negative
Pianificazione quindi, successiva predisposizione di un iter concreto e materiale da seguire ed infine controllo e supervisione di ogni singolo aspetto per assicurarsi che ogni cosa proceda nel modo giusto.
Si può sintetizzare così, in modo didascalico, il concetto di controllo di gestione: un passaggio che è diventato di assoluta importanza nel mercato attuale per calcolare i costi di una azienda, ottimizzare al meglio le risorse presenti sulla scia di queste valutazioni e seguire costantemente le performance generate così da essere pronti ad intervenire in caso di distonie e discostamenti da quanto previsto.
Con il controllo di gestione, per il quale è fondamentale il sostegno di figure qualificate come i commercialisti, si cerca di ottimizzare la resa del proprio business pianificandolo in modo scientifico e riducendo al minimo il rischio di performance negative.