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Capital gain, di cosa si parla e come si calcola

14 Ottobre 2019 by Fiscaless

Un concetto che viene usato in economia con riferimento alle rendite finanziarie, ovvero ai guadagni che derivano da investimenti su asset di varia natura. Con il termine capital gain si va ad indicare il guadagno che si ottiene dal differenziale tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto di uno strumento finanziario.
Un sinonimo di capital gain è la plusvalenza, che può essere presa in considerazione anche con la sua accezione negativa di minusvalenza (o capital loss) quando la differenza tra prezzo di vendita e di acquisto risulta essere negativa.
Per questa sua natura, il capital gain viene spesso associato ai titoli azionari anche se, nel concreto, si riferisce come detto ad ogni strumento finanziario con riferimento alla differenza tra prezzo di vendita e di acquisto.

Definizione di Capital gain

Si pensi ad esempio allo scambio di quote societarie, ed ancora alle valute, alle obbligazioni ed ai titoli di Stato. Tutto ciò che implichi uno scambio di strumenti finanziari può essere associato al concetto di capital gain.
Da ricordare che il capital gain non è l’unica forma di rendimento da associare ad un titolo finanziario: la remunerazione può avvenire anche attraverso dividendi o interessi. Per tornare al capital gain, il suo calcolo è alquanto facile. Facciamo un esempio concreto: se si acquista un pacchetto di azioni a 1.000 euro e dopo due anni lo si vende a 2.500 euro, il capital gain sarà rappresentato dai 1.500 euro di guadagno, o plusvalenza che dir si voglia. 
La semplice differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto, un valore che rientra tra i cosiddetti ‘redditi diversi’ e che per questo è sottoposto a tassazione. Vediamo in che modo.

Tassazione del Capital gain

Il capital gain rientra tra i redditi diversi, quindi è incluso nel novero degli strumenti finanziari e dei beni immobili. In sostanza tutte casistiche nelle quali si va a generare una plusvalenza o una minusvalenza. 
Essendo pur sempre un guadagno conseguito, il capital gain è la base per la tassazione da stabilire; in Italia la cifra si stanzia sul 26% del valore realizzato. Quindi, nel caso dell’esempio di sopra, con 1.500 euro di capital gain o plusvalenza conseguita, bisognerebbe togliere il 26% (390 euro) da versare allo Stato in tasse. Il vero guadagno al netto delle imposta da pagare sarebbe quindi di 1.100 euro. 
Questo è il trattamento fiscale del capital gain in Italia; un parametro che varia da nazione a nazione, se si pensa che in alcuni paradisi fiscali, quali ad esempio Malta, non è prevista alcuna tassazione sul capital gain.

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