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Agevolazioni fiscali, il credito d’imposta Industria 4.0

24 Gennaio 2020 by Fiscaless

È stato rivisto il meccanismo delle agevolazioni fiscali previste dal Piano nazionale Impresa 4.0, misure rivolte a quelle realtà produttive che investono in innovazione. Il nuovo impianto prevede un credito d’imposta per le imprese (escluse quelle in liquidazione, fallimento, concordato preventivo) che nell’anno solare 2020 effettuino investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture ubicate in Italia.
Si parla di acquisizione di beni materiali strumentali nuovi o beni immateriali strumentali nuovi comprese le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo di tali beni. Ad essere esclusi dal credito di imposta son:
– i veicoli;
– i beni materiali strumentali per i quali è previsto un coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%;
– fabbricati e costruzioni;
– beni gratuitamente devolvibili delle imprese che operano in concessione nei settori dell’energia, acqua, trasporti, infrastrutture, poste / telecomunicazioni, raccolta rifiuti.
Vediamo nel dettaglio dei singoli beni a quanto ammonta la cifra del credito d’imposta Industria 4.0.

Ammontare del credito di imposta

La grande differenziazione di base è quella cui si faceva riferimento sopra, tra beni materiali e beni immateriali: parlando della prima casistica, quindi dei beni materiali, il credito di imposta sarà calcolato per gradini, ovvero differenziando a seconda del costo di acquisizione degli investimenti.
Per fare un esempio concreto, per investimenti di cifre fino a 2,5 milioni di euro il credito sarà del 40%, mentre per investimento ad 2,5 milioni a 10 milioni di euro il credito di imposta sarà del 20%. In caso di acquisto in leasing, farà fede il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.
Parlando invece di beni immateriali, il credito d’imposta spetterà nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a € 700.000. 
Nel caso poi di altri beni, che non rientrino nelle categorie dei beni materiali né di quelli immateriali, il credito d’imposta spetta nella misura del 6% del costo nel limite massimo di costi ammissibili pari a € 2 milioni di euro.

Come si usa il credito di imposta

Il credito di imposta può essere utilizzato solo in compensazione tramite modello F24 con 5 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno successivo a quello in cui sia intervenuta l’interconnessione per gli investimenti in beni.
Tale credito non può essere ceduto; non è tassabile ai fini Irpef, Ires, Irap; è cumulabile con altre agevolazioni. Ciò che il soggetto beneficiario del credito di imposta Industria 4.0 dovrà fare sarà conservare tutta la documentazione che certifica la spesa sostenuta. Se il bene in oggetto viene ceduto, il credito d’imposta è ridotto in misura corrispondente

Tipologie di imprese destinatarie del credito

Quali sono le tipologie di imprese destinatarie del credito di imposta Industria 4.0? Si parla in generale di tutte quelle che sono attive nel settore dell’innovazione e che facciano quindi ampio ricorso a tecnologie multimediali moderne. Nello specifico si fa riferimento a:
– Attività di ricerca e sviluppo in campo scientifico o tecnologico;
– Attività di innovazione tecnologica finalizzate a realizzare prodotti / processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati;
– Attività di design e ideazione estetica da parte di imprese del settore tessile, moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, del mobile / arredo e della ceramica per la creazione di nuovi prodotti o campionari.
Il beneficio può spettare anche per più attività agevolabili nello stesso periodo d’imposta. Da segnalare poi che la norma ha stabilito il riconoscimento di un credito di imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale Impresa 4.0.

Filed Under: Pagare Meno Tasse

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